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Paolo Tomelleri quartet

21 Gennaio 2017 a Milano

Dettagli

Dove:
  • Orario: 01:00 / 01:00
  • Location: Jumpin' Jazz Ballroom - Milano
  • Indirizzo: Viale Monza, 140, 20127 Milano, Italia
  • Stili: ,
Paolo Tomelleri quartet Swing Fever

Jumpin’Jazz Ballroom  – Sabato 22 Gennaio – ORE 22

Jumpin’Jazz : l’unica sala della città in cui ogni sabato sera da settembre a giugno si può ascoltare dell’ottimo jazz, dal Dixieland al New Orleans, dallo Swing al Bebop, eseguito dal vivo dai migliori musicisti nostrani e stranieri, sorseggiando un drink comodamente seduti oppure scatenati in pista danzando swing, boogie-woogie, charleston, lindy hop, balboa. Molti lo chiamano “Il piccolo Cotton Club di Milano”, per rievocare il famoso locale jazz della New York del proibizionismo. Il paragone è lusinghiero, anche se il Jumpin’ (così lo chiamano gli aficionados) non ha certo il lusso dello storico Cotton Club. Ma la musica sì, è la stessa di allora, suonata con lo spirito, la tradizione e le strutture del “Classic Jazz”, ma presentata in modo da poter essere recepita e gustata dal pubblico di oggi e non come una curiosità da museo. Si può dire che il pubblico del Jumpin’Jazz ha tre anime differenti: la prima è quella di chi viene soprattutto per ascoltare dell’ottimo Jazz live, dalle origini sino al be-bop e oltre, c’è poi una seconda anima formata da appassionati di ballo swing, boogie-woogie e lindy-hop, c’è infine una terza anima che sfrutta tuttedue le possibilità, e cioè sia il ballo che il piacere dell’ascolto.

Gradito ritorno per gennaio al Jumpin’Jazz, un quartetto che non ha bisogno di presentazioni, basta solo un nome: Paolo Tomelleri, da molti chiamato “il Benny Goodman Italiano”, uno fra i più bravi e più noti jazzisti di casa nostra, clarinettista, sassofonista, musicologo, arrangiatore, compositore, per elencare le sue molteplici collaborazioni non basta un intero sito web. Stasera Paolo suonerà col suo quartetto di bravissimi professionisti, che ci regaleranno come al solito una serata all’insegna dell’ottimo jazz e swing da ballare .

Per info e prenotazioni tel. 334 3112926

Lindyhoppers and Boogie dancers welcome

o jazz, dal Dixieland al New Orleans, dallo Swing al Bebop, eseguito dal vivo dai migliori musicisti nostrani e stranieri, sorseggiando un drink comodamente seduti oppure scatenati in pista danzando swing, boogie-woogie, charleston, lindy hop, balboa. Molti lo chiamano “Il piccolo Cotton Club di Milano”, per rievocare il famoso locale jazz della New York del proibizionismo. Il paragone è lusinghiero, anche se il Jumpin’ (così lo chiamano gli aficionados) non ha certo il lusso dello storico Cotton Club. Ma la musica sì, è la stessa di allora, suonata con lo spirito, la tradizione e le strutture del “Classic Jazz”, ma presentata in modo da poter essere recepita e gustata dal pubblico di oggi e non come una curiosità da museo. Si può dire che il pubblico del Jumpin’Jazz ha tre anime differenti: la prima è quella di chi viene soprattutto per ascoltare dell’ottimo Jazz live, dalle origini sino al be-bop e oltre, c’è poi una seconda anima formata da appassionati di ballo swing, boogie-woogie e lindy-hop, c’è infine una terza anima che sfrutta tuttedue le possibilità, e cioè sia il ballo che il piacere dell’ascolto.Jazz : l’unica sala della città in cui ogni sabato sera da settembre a giugno si può ascoltare dell’ottimo jazz, dal Dixieland al New Orleans, dallo Swing al Bebop, eseguito dal vivo dai migliori musicisti nostrani e stranieri, sorseggiando un drink comodamente seduti oppure scatenati in pista danzando swing, boogie-woogie, charleston, lindy hop, balboa. Molti lo chiamano “Il piccolo Cotton Club di Milano”, per rievocare il famoso locale jazz della New York del proibizionismo. Il paragone è lusinghiero, anche se il Jumpin’ (così lo chiamano gli aficionados) non ha certo il lusso dello storico Cotton Club. Ma la musica sì, è la stessa di allora, suonata con lo spirito, la tradizione e le strutture del “Classic Jazz”, ma presentata in modo da poter essere recepita e gustata dal pubblico di oggi e non come una curiosità da museo. Si può dire che il pubblico del Jumpin’Jazz ha tre anime differenti: la prima è quella di chi viene soprattutto per ascoltare dell’ottimo Jazz live, dalle origini sino al be-bop e oltre, c’è poi una seconda anima formata da appassionati di ballo swing, boogie-woogie e lindy-hop, c’è infine una terza anima che sfrutta tuttedue le possibilità, e cioè sia il ballo che il piacere dell’ascolto.umpJumpin’Jazz : l’unica sala della città in cui ogni sabato sera da settembre a giugno si può ascoltare dell’ottimo jazz, dal Dixieland al New Orleans, dallo Swing al Bebop, eseguito dal vivo dai migliori musicisti nostrani e stranieri, sorseggiando un drink comodamente seduti oppure scatenati in pista danzando swing, boogie-woogie, charleston, lindy hop, balboa. Molti  lo chiamano “Il piccolo Cotton Club di Milano”, per rievocare il famoso locale jazz della New York del proibizionismo. Il paragone è lusinghiero, anche se il Jumpin’ (così lo chiamano gli aficionados) non ha certo il lusso dello storico Cotton Club. Ma la musica sì, è la stessa di allora, suonata con lo spirito, la tradizione e le strutture del “Classic Jazz”, ma presentata in modo da poter essere recepita e gustata dal pubblico di oggi e non come una curiosità da museo. Si può dire che il pubblico del Jumpin’Jazz ha tre anime differenti: la prima è quella di chi viene soprattutto per ascoltare dell’ottimo Jazz live, dalle origini sino al be-bop e oltre, c’è poi una seconda anima formata da appassionati di ballo swing, boogie-woogie e lindy-hop, c’è infine una terza anima che sfrutta tuttedue le possibilità, e cioè sia il ballo che il piacere dell’ascolto.in’Jazz : l’unica sala della città in cui ogni sabato sera da settembre a giugno si può ascoltare dell’ottimo jazz, dal Dixieland al New Orleans, dallo Swing al Bebop, eseguito dal vivo dai migliori musicisti nostrani e stranieri, sorseggiando un drink comodamente seduti oppure scatenati in pista danzando swing, boogie-woogie, charleston, lindy hop, balboa. Molti  lo chiamano “Il piccolo Cotton Club di Milano”, per rievocare il famoso locale jazz della New York del proibizionismo. Il paragone è lusinghiero, anche se il Jumpin’ (così lo chiamano gli aficionados) non ha certo il lusso dello storico Cotton Club. Ma la musica sì, è la stessa di allora, suonata con lo spirito, la tradizione e le strutture del “Classic Jazz”, ma presentata in modo da poter essere recepita e gustata dal pubblico di oggi e non come una curiosità da museo. Si può dire che il pubblico del Jumpin’Jazz ha tre anime differenti: la prima è quella di chi viene soprattutto per ascoltare dell’ottimo Jazz live, dalle origini sino al be-bop e oltre, c’è poi una seconda anima formata da appassionati di ballo swing, boogie-woogie e lindy-hop, c’è infine una terza anima che sfrutta tuttedue le possibilità, e cioè sia il ballo che il piacere dell’ascolto.