Rockabilly, un mix tra il nero Blues, Jazz, Swing e il bianco country
Il termine Rockabilly viene coniato negli USA tra il 1956 e il 1959 per descrivere un nuovo ed entusiasmante tipo di musica, che nasce dalla fusione tra il Nero Blues , lo Swing e il Bianco Country , tutto suonato a velocità piuttosto elevate e suonato da musicisti bianchi.
Precursore e parente stretto del Rock and Roll e del Surf, il sound tipico del Rockabilly é creato dal suono twang della chitarra elettrica semiacustica leggermente distorta sopra un tappeto ritmico incalzante di contrabbasso amplificato, batteria e voci bagnate da Reverberi e Eco a nastro.
Rockabilly style
I vestiti riflettevano lo stile dei musicisti dell’epoca, cioè degli anni cinquanta; pantaloni, magliette colorate, cappotti col collo alzato, una scarpa particolare usata negli anni cinquanta chiamata brothel creeper. Naturalmente i jeans Levi’s e altri articoli casual, come t-shirt e giacche da moto, fanno parte del guardaroba.
Riguardo all’abbigliamento, i rockabilly avevano molti elementi in comune con altri movimenti dell’epoca come i Greasers, i Teddy Boys e i Rockers. Tutti avevano una passione per le classiche automobili statunitensi come le Cadillac, le motociclette inglesi come le Triumph! Il taglio di capelli è solitamente il pomp o pompadour che era molto popolare negli anni cinquanta.
I protagonisti di questo movimento sono stati Glen Glenn, Carl Perkins (Blue suede shoes), Charlie Feathers (that certain female), Johnny Burnette (Train Kept A Rollin’) Vince Taylor (Brand new cadillac) che hanno influenzato poi vere e proprie star come Elvis Presley, Jerry Lee Lewis e Johnny Cash.
Il suo periodo di popolarità fu piuttosto breve, all’inizio degli anni ’60 il Rock and Roll e poi la musica Beat lo fanno velocemente tramontare, per poi avere un forte revival all’inizio degli anni ’80 con gruppi come i Matchbox, the Jets e gli Stray Cats, aggiornando il sound e facendolo conoscere alle nuove generazioni.
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