Lionel Hampton, grazie alle sue frequenti tournée europee, fu tra coloro che traghettarono lo Swing nel nostro continente, con l’aggiunta del tocco Boogie inconfondibile del suo vibrafono, di cui fu il massimo esponente musicale nel secolo scorso. Vero e proprio trascinatore delle piste da ballo con le sue esecuzioni lunghe e appassionate sia degli standard che delle sue composizioni, contribuì anche alla svolta successiva verso un ritmo più semplice, incessante, veloce, ripetitivo e ad alto grado di ballabilità: il Rhythm&Blues.
In questo come in molti altri suoi brani della sua orchestra possiamo cogliere questa fase di passaggio, che attraverso la lunga tradizione del Boogie pianistico (o vibrafonistico, nel suo caso), erede dello Stride e quindi del Ragtime, giunge a una nuova fase della musica d’origine afroamericana (e non solo).
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