Musica Ragtime

Di Giovanni Gargini di Talking Ties

Ragtime Portrait Of James P. (james Price) Johnson

Foto: James P. (James Price) Johnson, New York, Maggio 1946

Il Ragtime: un antenato del Jazz!

Il confine tra il Jazz di New Orleans e la tradizione del Ragtime del Missouri è molto sottile e, anche all’epoca, il termine veniva spesso usato senza troppe distinzioni tra i due generi musicali.

La parola Ragtime trae origine da ragged time, “tempo stracciato”, una descrizione dell’effetto acustico dello stride piano, una tecnica pianistica che darà origine all’omonimo genere musicale suonato principalmente a New York e in altre città della East Coast tra gli anni ’20 e ’30 (James P. Johnson, Fats Waller, Art Tatum).

Ragtime Portrait Of James P. (james Price) Johnson
James P. (James Price) Johnson, New York, Maggio 1946

Il Ragtime, considerato una forma di musica classica afro-americana, si diffuse a partire dal 1860 e raggiunse la sua popolarità tra il 1895 e il 1918.

Nel 1897, Mississipi Rag del compositore William Krell fu tra i primi brani depositati, seguito nel 1898 da Harlem Rag di Tom Turpin.

La diffusione di questo genere musicale va ricercata nelle mura domestiche. Il Ragtime era suonato nelle case come forma d’intrattenimento e di educazione musicale, prima che l’avvento del grammofono e della radio cambiassero la fonte di fruizione della musica; tra il 1890 e il 1909, l’utilizzo e la produzione del pianoforte aumentò del 300% di pari passo con il numero di composizioni depositate: infatti, sebbene siano state create composizioni per altri strumenti e per la voce, il pianoforte rimane il re indiscusso del Ragtime.

La zona geografica dello stato del Missouri e le città di St. Louis, Sedalia e Carthage, furono la fucina di artisti e compositori come Ben Harney, Louis Chauvin, Artie Matthews e Scott Joplin.

Scott Joplin (ca 1868-1917) è sicuramente il più maturo e conosciuto compositore di Ragtime. La sua Maple Leaf Rag è stata la prima composizione a vendere più di un milione di copie, seguita da brani come The Entertainer, Bethena, The Ragtime Dance e dalla sua opera Treemonisha, capolavoro sulla tradizione afro-americana.

L’importanza della figura di Scott Joplin va attribuita al suo intento di sintetizzare gli stilemi della musica africana con la tradizione colta della musica classica europea: nelle sue composizioni riesce, infatti, a unire la poliritmia africana con le complessità armonico-melodiche della musica classica, a trasformare una musica di intrattenimento in una forma di arte colta, a legare e integrare culture e classi sociali di diversa provenienza, diventando un precursore e sicuramente uno tra i padri fondatori della musica Jazz.

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