Uno spettro si aggira
per l'Europa: è il Blues!
Il ballo blues nasce a cavallo tra l’800 e il ‘900 negli Stati Uniti e si sviluppa parallelamente alla sua musica di riferimento.
Si balla sia da soli che in coppia ed è caratterizzato da movimenti naturali fortemente legati alla terra (di derivazione africana), un utilizzo potente del ritmo, una ampissima libertà di improvvisazione e un concetto di leading e following che si espande e si condivide in un continuo dialogo con il/la partner. A dispetto della fama del blues come musica “triste”, il ballo blues ha una forte componente ironica, dissacrante, giocosa e gioiosa.
Storicamente la sua forma più originaria è il “Jookin‘”, ballato nei piccoli locali (Juke joints) dove i lavoratori neri andavano a riposare dopo le loro faticose giornate, esso si sviluppa in uno spazio limitato ed ha come principale musica di riferimento il delta blues. Altra forma di ballo blues molto conosciuta è lo slow drag/ballroomin‘, che ha avuto ampio sviluppo nelle grandi piste da ballo durante la “swing era“. Esso ha come riferimento musicale la forma più jazzata del blues e lo slow swing, ed è caratterizzato dalla posizione in “close embrace“, dalla postura più eretta e dalle ampie camminate.

Il ballo blues è oggetto negli ultimi anni di una forte rinascita in molti paesi d’Europa (Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna ecc.) ed è in continua espansione ed evoluzione, dovuta alla fusione dei vari stili originari ed alle infinite sfaccettature che la sua musica di riferimento ha sviluppato in oltre un secolo di vita.
Riferimenti:
- “Il Blues”, di Vincenzo Martorella
- https://en.wikipedia.org/wiki/Blues_dance
- https://it.wikipedia.org/wiki/Juke_joint
- https://en.wikipedia.org/wiki/Slow_drag_(dance)
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