Ciao Valentina e Giulia! Il fine settimana del 3 e 4 Marzo ha visto protagoniste per la seconda volta le sole followers, in due giorni di lezioni, con tante risate e tanto ballo. Come è nata l’idea del progetto? E quando avete deciso di collaborare?
Valentina Raimondi e Giulia Fantini
Il progetto “Ladies Weekend” nasce da un’idea di Valentina Raimondi e vede la sua prima realizzazione ad ottobre 2017 a Roma. Il progetto nasce con l’idea di avvicinare i due gruppi coreografici al femminile nati a Roma e a Firenze: “Swing Ladies” e “Giuladies”.
Un’idea di Valentina che ha visto la realizzazione con la collaborazione di Giulia, che con entusiasmo ha pensato che unire le idee e le esperienze, far nascere una nuova collaborazione e amicizia tra più “Ladies” che condividono la stessa passione potesse essere una nuova fonte di ispirazione originale e coinvolgente per coloro che già ne fanno parte e per le followers che seppur non facendo parte di un gruppo coreografico possano avvicinarsi per un weekend ad approfondire la tecnica e lo stile sia per migliorare il ballo di coppia e/o per avvicinarsi al mondo coreografico ispirato alle vecchie icone del passato appartenente alla Swing Era.
Per questi vostri progetti sappiamo che vi richiamate a gruppi di ballerine degli anni ‘20-’40. Potete dirci qualcosa a proposito? A quali di essi ciascuno di voi si ispira di più? Quali sono gli stili dello swing alla base delle vostre coreografie?
Valentina Raimondi e Giulia Fantini
Giulia – Con il mio gruppo “Giuladies” non mi ispiro ad un solo stile, mi piace spaziare tra più stili, spesso adattandomi alla tipologia di evento, e al contesto della performance.
Gioco molto con costumi di scena, oggetti e scenografie e mi piace che l’effetto che emerga dalla coreografia aggiunga qualcosa in più al tema della serata.
Tra i coreografi e le icone a cui mi sono ispirata ci sono Gene Kelly, in particolare con la coreografia “All I do is dream of you” interpretata da “Debby Reynolds” in “Singin’ in the Rain”, “Carmen Miranda” per lo stile esotico e allegro perfetto per un contesto come quello dell’Elba Swing Festival, “Bob Fosse” per un mood molto più “Broadway” come apertura del recentissimo Cabaret di Tuballoswing.
L’idea iniziale è stata proprio quella di riscoprire la Chorus Line, ovvero i gruppi formati da numerose ballerine che ballavano in linea o creando bellissimi disegni coreografici attraverso passi e movimenti sincronizzatissimi che riconducono alle immagini delle Ziegfeld Follies e delle Goldwyn Girls.
Valentina – Nel caso del mio gruppo, le “Swing Ladies”, ci ispiriamo al charleston e al vintage jazz con un pizzico di modernità nella ‘storia’ che di solito è alla base delle nostre coreografie.
“Swingladies” e “Giuladies”: cosa accomuna e cosa differenzia le vostre ladies?
Valentina Raimondi e Giulia Fantini
Sicuramente lo stile dei nostri gruppi di ballo è molto diverso e questo è forse l’aspetto che rende il progetto e la nostra collaborazione molto più interessante. Ciò che ci accomuna è l’idea di base e anche l’obiettivo del nostro lavoro: impegno solido ma insieme grande divertimento.
Quanto aiutano alla crescita di tutto il movimento Swing le collaborazioni tra scuole? È possibile che il vostro progetto possa prevedere ulteriori sinergie?
Valentina Raimondi e Giulia Fantini
Giulia e Valentina – Le collaborazioni tra scuole sono il più autentico messaggio di quanto lo Swing sia fatto per unire e non dividere. Condividere, unire le forze e le passioni è uno stimolo di crescita e diffusione. Stiamo già prevedendo delle nuove edizioni e non escludiamo l’aggiunta di collaborazione con altre realtà. Per noi il Ladies Weekend è stato un trampolino di lancio e ci auguriamo che sia solo l’inizio :)
Durante questo appuntamento fiorentino, come sono state strutturate le lezioni? Parlateci degli obiettivi che le vostre followers hanno raggiunto.
Valentina Raimondi e Giulia Fantini
Nella prima edizione romana ci siamo concentrate molto su tecnica e stile mentre in questa seconda edizione fiorentina abbiamo creato una coreografia che le ragazze hanno esibito nel corso della serata come unione tra i due gruppi. Il primo obiettivo era divertirci e far divertire e così è stato!
Domenica 4 Marzo si è svolta una lezione molto particolare con la make-up artist Valentina Speranza. Di cosa si è trattato? Ci sono delle icone di bellezza del passato che vi ispirano maggiormente?
Valentina Raimondi e Giulia Fantini
Ci piace l’idea di abbinare un’attività extra ballo ai nostri weekend. A Roma una lezione di yoga dedicata a ballerine, a Firenze una full immersion tutta “retrò” con Valentina Speranza, make-up artist, acconciatrice del Teatro alla Scala e body painter, vincitrice del Rabarama Skin Art Festival 2017. Abbiamo affrontato tra chiacchiere, gossip, curiosità e aneddoti storici, il ruolo del make-up dagli anni ’20 agli anni ’50, alla scoperta dei segreti e i trucchi che si celano dietro ad ogni epoca.
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