Gli Anni ’40

Di Anne-Marie Baczynski

anni 40

Foto: "Couples dancing in front of a crowd" di simpleinsomnia© / Fonte / Licenza

La musica e i balli swing simboli della libertà

Gli anni ’40 segnalano la tragica conclusione della seconda Guerra mondiale. Le numerose battaglie e occupazioni lasciano distruzione e disperazione. In questi tempi pesanti ed economicamente difficili, la musica diventa la fonte di speranza e Il simbolo di libertà per tante persone. Negli Stati Uniti, lo swing si impone come stile musicale più popolare e le Big Band che andavano di moda, fanno tour attraverso tutto il paese.

Le canzoni e i cantanti swing cominciano la loro marcia trionfale: Nel 1942 il primo vinile d’oro nella storia della musica viene concesso a Glenn Miller – uno dei più grandi leader di Big Band – per la sua canzone “Chattanooga Choo Choo”. Da nominare in questo contesto è anche la sua musica “Serenata a Vallechiara” che Glenn ha scritto per l’omonimo film “Sun Valley Serenade”. Altre stelle come Frank Sinatra, Nat King Cole, Ella Fitzgerald, Louis Armstrong, Doris Day o Les Brown riescono ad illuminare questo decennio scuro con la loro musica. Anche l’inizio dell’era film musical ispirati dai musical di Broadway e di Londra porta un po’ di luce nel buio della crisi economica.

Balli swing e look anni ’40

A differenza del Jazz, lo swing si poteva ballare e la popolarità dei balli swing come il Boogie Woogie, il Lindy Hop o lo Swing Crash e la loro musica si sentiva e vedeva nei numerosi ballroom affollati dell’epoca. Frank Sinatra e il giovane Miles Davies sono i rappresentanti di questo fenomeno. Alla fine degli anni ’40 la prima onda del Rock’n’Roll arriva anche in Europa trasformando la cultura giovanile ancora ai nostri giorni.

Visto le condizioni economiche difficili, le donne degli anni ’40 non avevano a disposizione i prodotti che fossero all’altezza delle loro necessita. Ciò nonostante hanno creato dei look affascinati che ancora oggi vengono riprodotti e ammirati. Il look anni ’40 è semplice ed essenziale, si usa esclusivamente cipria su un viso incorniciato da sopracciglia naturali e capelli più lunghi con morbide onde che vengono spesso raccolti e arrotolati sulla fronte. Le labbra continuano rosse e accese facendo del rossetto il simbolo della bellezza femminile e il protagonista del trucco degli anni ’40.

La guerra e l’austerità sono avvertibili anche nel contesto della moda degli anni ’40 favorendo la funzionalità rispetto all’eleganza. Le stoffe per il vestiario vengono razionati a favore dell’abbigliamento militare: i tessuti sono più poveri e gli abiti più semplici privilegiando linee dritte, capi squadrati e tailleur-divisa. La moda maschile prevede pochi colori, spalle larghe, il famoso cappello Fedora e cravatte con disegni geometrici e righe.

Una vera rivolta che “colora” questi tempi grigi viene rappresentata dal vivace Zoot suit con le sue misure stravaganti. Nonostante le numerose perdite e i sacrifici di quel periodo, gli anni ’40 rappresentano un periodo importante per lo sviluppo musicale e culturale della comunità Swing. Non è un caso che questo periodo viene frequentemente tenuto come riferimento rendendolo vivo fino ai nostri giorni.

Approfondimento

Il Fedora è il cappello che rese celebre Harrison Ford con il personaggio di Indiana Jones, mentre in America spopolò grazie al mito di Al Capone.

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