La Swing Era e il proibizionismo
Gli anni 30 sono plasmati da una grande agitazione politica: Inizio del regime nazista, scoppio della Seconda guerra mondiale, periodo della grande Depressione e il fine del Proibizionismo.
Sotto l´influsso della crisi economica, le donne degli anni 30 si vestono in modo più sobrio privilegiando le forme femminili: sono gli anni delle gonne sotto il ginocchio e strette in vita, delle calze e collant di nylon e del pantalone che diventa un capo di moda indispensabile. Grande punto di riferimento per la moda dell’epoca sono dive come Greta Garbo, Marlene Dietrich e Ginger Rogers con le loro labbra rosse e acconciature ondulate con riga laterale.
L’arrivo della Swing Era
In piena crisi economica, e nonostante il Proibizionismo, lo swing si fa strada in tutto il mondo. Gli anni 30 segnalano l´inizio della diffusione dello swing come genere definitiva dello jazz e sono sinonimo per l´era delle numerose Big Band. Musicisti giovani con nuove idee conquistano il campo musicale: Count Basie diventa regno di Kansas City e Duke Ellington fa il suo ingresso nel famoso Cotton Club di NY. Le orchestre di questi due maestri dello jazz con il loro stile contrapposto saranno ancora di guida per lo sviluppo dello jazz fino agli anni 40. Alcuni protagonisti della swing era da nominare in questo contesto sono Benny Goodman, Glenn Miller, Woody Herman e Artie Shaw.
Velocemente lo swing delle Big Band diventa il genere più popolare degli Stati Uniti: fino ad essere scoperto anche dai musicisti bianchi. Il genere swing si distingue per la sua sezione ritmica e la sua “pulsazione” tipica: il bounce, che crea una base ritmica che lascia spazio per le improvvisazioni dei solisti. In questo contesto, gli strumenti come il sassofono e la chitarra diventano sempre più importanti.
Nella swing era degli anni 30 e 40 esplode il ballo sociale danza Lindy Hop (anche conosciuto sotto il nome Jitterbug) che nasce a Harlem, New York, e si diffonde attraverso tutti gli Stati Uniti. Dopo la Liberazione 1945, il Lindy Hop imbarca finalmente anche in Europa e Italia dove nasce tutto un universo di cultura swing con le sue comunità che anche oggi non smettono di crescere.
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